ITINERARIO TURISTICO A LONGOBUCCO |
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Natura - Artigianato - Folclore |
Primo giorno |
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Il territorio di Longobucco era ricco di pozzi minerali, tra i quali primeggiava la galena argentifera (a galanza in dialetto longobucchese) estratta e lavorata dai Sibariti, Crotoniati e Romani. Lipinsky afferma: “come la fortuna di Atene era legata alle miniere di Laurion, quelle di Sibari a Longobucco”. Per questo motivo alcuni studiosi hanno identificato l'odierna Longobucco con la città di Temesa o Tempsa , l'antico centro urbano di cui parla Omero nell'Odissea. I primi documenti relativi all'attività di argenteria a Longobucco risalgano al XII secolo; nelle miniere si lavorò fino al 1783. Il sentiero storico-naturalistico “Vie delle Meniere” è un museo all'aperto della storia economica e sociale di Longobucco: questa era via dei metalliferi che si inoltravano nei fitti boschi alla ricerca di argento, piombo ed altri minerali; era anche la via di coloro che lavoravano il legname ed usavano la forza idraulica del fiume Manna (che si adagia affianco al sentiero) per trasportar la legna alle segherie, delle quali purtroppo, oggi non rimane più traccia. Il sentiero rappresentava anche il sentiero di coloro che si dirigevano verso Monte Altare (la cima più alta nel territorio di Longobucco, 1700m). Percorrendo il sentiero sarà possibile ammirare le cave delle miniere d'argento, inoltre tabelloni fotografici spiegano l'antica estrazione e lavorazione della galena argentifera. |
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Illustrazione dal vivo delle operazioni preliminari alla lavorazione del tessuto: le massaie (addette a tale operazioni) ci illustreranno le fasi dell' incannaggio e dell'orditura.
Visita nelle abitazioni delle nostre tessitrici, dove si potrà osservare dal vivo la lavorazione vera e propria dei tessuti longobucchesi. Inoltre le nostre tessitrici ci illustreranno i vari tipi di tessuto che è possibile realizzare nell'antico telaio a mano, spiegandoci la storia dei motivi/disegni riportati su tali tessuti. |
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U Campanaru è la piazza principale di Longobucco (Piazza Matteotti) costeggiata ad un lato della Torre Campanaria, da questo il nome Campanaru (campanile=torre campanaria). Rappresenta l'animo sociale del paese; da qui si snoda il corso principale (corso Cristoforo Colombo), dove inoltrandosi nelle viuzze troviamo le osterie di Longobucco, le cosiddette cantine . Nella zona sono molte famose per l'atmosfera nella quale si è sicuri d'imbattersi: qui potrete assaporare non solo u sciannichiaddù (tradizionale bicchiere di vino) ma scoprire l'ospitalità che ha sempre contraddistingue i longobucchesi. Le osterie longobucchesi vengono indicate con i nomi o soprannomi dei loro proprietari: a dua Sarbaturu, Cicciu, Pignata. |
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Possibilità di pernottamento: nella zona sono presenti 2 Hotel ed un B&B |
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Secondo giorno |
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Prolungamento itinerario: |
Giganti gallopane - Fossiata - Lago Cecita - Cupone - Camigliatello silano |
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Terzo giorno |
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Prolungamento itinerario: |
Gole del Trionto - Rossano -Corigliano Calabro |
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Rossano è uno dei principali centri bizantini della Calabria. Visita alla piccola Chiesa della Panaghia , del XII secolo, e la Chiesa di San Marco , del X secolo. Nella Cattedrale si venera un'immagine della Madonna Acheropita. Il gioiello di Rossano, custodito nel Museo diocesano , è il codex purpureus rossanenisis , un evangelario eseguito in Palestina, splendidamente miniato e con le lettere di colore argento. Visita alla Chiesa di Santa Maria del Pátire dove si arriva attraversando oliveti e lecceti, e con vista su emozionanti squarci panoramici. Visita Museo della Liquirizia “Giorgio AMARELLI” |
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Visita Castello Ducale Il fortilizio dovette certamente far parte della linea difensiva (cioè di una serie di fortificazioni e avamposti) che il condottiero normanno Roberto il Guiscardo venne attuando fra il 1064 e il 1080 nella Valle del Crati per controllare e assediare le città e i territori insofferenti al suo giogo, tra questi: la vicinissima bizantina Rossano. |
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Rientro a Longobucco |
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Quarto giorno |
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Prolungamento itinerario: |
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"Petra e ra gna zzita" - Sibari |
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Visita al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide Vi sono conservati ed esposti i principali reperti d'epoca arcaica provenienti dai luoghi di culto del comprensorio sibaritico: terrecotte, rilievi, materiali metallici provenienti da Sibari e da Francavilla Marittima (loc. Timpone della Motta ). Visita Scavi di Sibari |
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Per info e prenotazioni: CONTATTI |
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